domenica 22 dicembre 2024
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 Innovation Manager Riduci

Innovation Managers

Ecco la proposta formativa mirante a sviluppare profili professionali di gestori dell’innovazione che potranno fare crescere la cultura dell’innovazione in un contesto industriale.  

 

 

Contesto, motivazioni e finalità del progetto

Una delle ragioni di debolezza della posizione competitiva del “Sistema Italia” è costituita dalla modesta quota di risorse e di investimenti dedicate ai programmi di ricerca e sviluppo.

In Italia, il gap tecnologico di numerosi settori industriali nei quali la ricerca e sviluppo è da molto tempo un fattore competitivo vincente si è accentuato con il risultato di un posizionamento competitivo debole a livello internazionale, A titolo di esempio si citano i settori della chimica, aeronautica, elettronica, informatica.

Naturalmente, tale scarsità di risorse è fondamentalmente di tipo economico, non causata da scarse capacità, qualità o numerosità dei ricercatori, che nella maggior parte dei casi trasferiscono la loro attività oltre confine.

I dati statistici dell’Istat evidenziano un valore degli investimenti in R&D in Italia pari all’1,26 del PIL, molto lontano dall’obiettivo fissato a livello Europeo del 3% per l’anno 2020.

Una delle ragioni fondamentali per cui questi fenomeni sono particolarmente marcati nel nostro Paese è la prevalenza della dimensione media-piccola, micro delle imprese italiane rispetto alla prevalente dimensione medio-grande delle aziende degli altri paesi UE.

In questi ultimi anni a questi fattori strutturali si e’ aggiunta la crisi economica-finanziaria che ulteriormente frena l’investimento in ricerca e sviluppo.

 

Ricerca e sviluppo comportano lavoro e investimento a lungo termine; la piccola e media impresa ha invece, per sua natura e in proporzione della grande, meno risorse da destinare ad attività che non consentono rimuneratività immediata.

 

Negli ultimi anni, il settore pubblico ha recepito la difficoltà delle PMI di sviluppare in autonomia una ricerca che vada al di là della “semplice” progettazione e ha pertanto iniziato ad investire in questo ambito, avviando programmi di varia natura e rendendo disponibili fondi.

Si iniziano allora a proporre dei programmi e dei servizi di supporto con la finalità di consentire a tale classe di imprese di incrementare le probabilità di successo nell’affrontare percorsi di innovazione tecnologica per via “interna”, cioè senza acquisire ciò che già è disponibile sul mercato o, almeno, di trasferire al mercato (sviluppo precompetitivo e competitivo) ciò che la ricerca universitaria ha reso disponibile.

 

Esempi o addirittura modelli di questa tendenza si iniziano a sviluppare nei servizi offerti dai migliori Parchi, Distretti tecnologici e Poli di innovazione. Queste strutture offrono servizi ad alto valore aggiunto, al sistema delle PMI, facilitando il networking tra imprese, tra queste e i laboratori di ricerca, e permettendo così alle PMI di far parte di programmi di ricerca (e di godere dei risultati) che singolarmente non avrebbero potuto prefigurare.

 

Per le ragioni già esposte, il percorso di accompagnamento delle PMI non si può arrestare all’accesso ai programmi ed ai fondi per la ricerca. Sarà infatti necessario seguire le imprese nella gestione stessa del programma di ricerca, nella sua rendicontazione, nella valorizzazione dei risultati ottenuti, nella loro protezione brevettuale, eventualmente nel follow-up (ingegneria, produzione e commercializzazione di nuovi prodotti/servizi).

 

Per sviluppare questo trend occorre mettere a disposizione del tessuto imprenditoriale professionalità specifiche, complesse ed evolute: il manager dell’innovazione.

Una delle condizioni necessarie alla realizzazione del percorso indicato è pertanto costituita dal rendere disponibili sul territorio le competenze professionali necessarie a progettare e gestire programmi di ricerca e sviluppo e ad individuare i fondi disponibili e le modalità di accesso.

 

Muovendo dalle fondamentali premesse di contesto, il presente progetto formativo punta a sviluppare nel territorio l’azione di una, base di “esperti di programmi di ricerca e innovazione”, manager  convinti:

-          dell’immediata necessità di assumere l’innovazione quale motore per rilanciare il percorso di crescita delle aziende;

-          della capacità di imprese di qualsiasi dimensione di produrre innovazione, supportandole con opportune metodologie e servizi;

-          della possibilità e della necessità di favorire, supportare e sostenere le aziende nel percorso di ricerca e applicazione pratica dell’innovazione, anche attraverso il più adeguato sfruttamento delle risorse, finanziarie e di servizio, esistenti sul territorio.

 

L’obiettivo è quindi quello di inserire agenti di cambiamento, in un contesto sociale--economico tendenzialmente conservatore e scettico nei confronti del nuovo, in un territorio difficile e di limitate dimensioni, ma con ampia dotazione di risorse e di aree di eccellenza, che deve necessariamente imboccare una strada di rinnovamento, pena il declino non solo demografico ed una definitiva marginalizzazione rispetto alle realtà economico territoriali limitrofe.

 

L’aspetto motivazionale si accompagna ovviamente ad un rilevante processo di trasferimento di conoscenze e competenze destinate a far assimilare ai partecipanti la capacità di ideare, progettare, gestire, controllare e portare a buon fine programmi di ricerca finalizzati a ottenere, attraverso i riscontri dei mercati di riferimento, un miglioramento del posizionamento competitivo delle piccole e medie imprese valdostane. In particolare, inoltre, si forniranno saperi e saper fare relativamente alle modalità di accesso ai supporti finanziari necessari, specialmente per le PMI alla realizzazione di investimenti in ricerca e innovazione. Si tratterà nello specifico della partecipazione ai bandi di finanziamento pubblici e alla successiva realizzazione dei programmi, preferibilmente in partnership con altre imprese o con enti di ricerca, per consentire alle PMI di fare sistema e raggiungere la massa critica necessaria a condurre piani di ricerca significativi e produrre innovazioni di interesse.

 

I contenuti del programma

 

Il programma si compone di 9 moduli di base che sono di durata giornaliera. Questi tasselli sono i mattoni che consentono poi una programmazione di dettaglio e personalizzabili sia in contenuti sia in durata a seconda dei bisogni del cliente.

 

Modulo 1 - INTRODUZIONE ALLA RICERCA

Modulo 2 - I “DRIVER” DELL’INNOVAZIONE ED IL SOSTEGNO ALLA RICERCA NELLE IMPRESE.

Modulo 3 - LA GESTIONE DI UN PROGETTO DI RICERCA

Modulo 4 - IDEAZIONE E PRESENTAZIONE DI DOMANDE DI FINANZIAMENTO DI PROGETTI DI RICERCA

Modulo 5 - LA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA

Modulo 6 - IL FOLLOW-UP DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA ED APPLICAZIONE DEI RISULTATI DELLA RICERCA

Modulo 7 - LA PROTEZIONE DELLE PROPRIETÀ INTELLETTUALI ED IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

Modulo 8 - ETICA DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE

Modulo 9 - PROJECT WORK

 

La metodologia didattica proposta è basata sulla presentazione di argomentazioni e teorie discusse con l’aula ed esemplificate con casi reali o simulati in esercitazioni individuali o lavori di gruppo quali studio di casi, analisi, scrittura di testi e/o presentazioni.

Il materiale didattico sarà formato da raccolte di presentazioni e di slide in formato elettronico su supporto CD e/o cartaceo, ed in alcuni casi dispense ed articoli dei diversi docenti.

La fase di acquisizione di competenze sarà gestita sistematicamente attraverso lavori di gruppo Si prevede la creazione di piccoli gruppi, composti con il criterio della massima eterogeneità di matrice culturale e di esperienza professionale.

Le esercitazioni gestite con questa modalità saranno simulazioni delle diverse fasi in cui si articola un programma di ricerca e innovazione. Esse costituiranno il fil rouge di collegamento che connoterà l’intero percorso formativo e consentiranno ai partecipanti di acquisire pratica delle metodologie operative che qualificano i processi organizzativi necessari.

Interessante è inoltre la realizzazione della proposta, già collaudata, di simulazioni in aula per la comunicazione scientifica. E’ prevista sia una esercitazione per le presentazioni scritte sia una esercitazione “live” di presentazione orale con registrazione attraverso un sistema video al fine di avere una analisi di miglioramento della performance.


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