Il centro festeggia i primi 4 anni di vita, in cui sono state sviluppate diverse iniziative e create le opportunità per il prossimo futuro. Nel corso del 2016 sono state sviluppate collaborazioni con aziende della Lombardia, del Veneto, dell'Emilia Romagna e del Lazio. La digitalizzazione del costruito, le tecnologie UAV e l'Enregy Saving sono stati i  filoni su cui sono stati fatti i maggiori investimenti.

Traendo spunto dal precedente logo, e' stato proposto ed accettato un nuovo logo completamente digitalizzato e scomponibile. Questi componenti saranno impiegati nei documenti ufficiali del Centro, dal sito istituzionale e dai prodotti di marchendise con i quali si promuoveranno le attività del centro.

Si e' tenuto a Palma de Mallorca il secondo incontro annuale del progetto. Durante i lavori sono stati analizzati gli ultimi dati disponibili che evidenziano negli ultimi cinque anni una perdita per le praterie marine che nel solo mediterraneo e' pari ad una superfice di 150.000 Kmq. equivalente a circa metà Italia. E' oramai non procrastinabile proporre ed attuare azioni contro l'innalzamento della temperatura, la riduzione dei fattori di inquinamento marino e l'avvio di progetti di tutela e di recupero delle praterie marine.La sensibilizzazione delle persone rimane un mezzo su cui intervenire.

L’obiettivo del progetto è stato quello di validare sperimentalmente la possibilità di controllare un esoscheletro con segnali bioelettrici di un soggetto fragile, offrendo come reazione una sensazione aptica. Oltre all’aspetto ingegneristico, la dimostrazione ha richiesto una valutazione medica. A conclusione è stata condotta da parte dei partner industriali un’analisi sulle modalità di un suo completamento (algoritmi e meccanica) ed una sua futura possibile  industrializzazione e commercializzazione. In tale progetto il centro ha contribuito per conto della ditta Martoglio nella realizzazione del dimostratore meccanico e nella fase sperimentale.

In conclusione dopo aver sperimentato in officina il funzionamento del sistema, si è proceduto alla collocazione dell’esoscheletro in un centro medico di riabilitazione per condurre da parte dei medici (fisiatri e neurologi) una sperimentazione su soggetti volontari, propedeutica ad  una richiesta di  certificazione del dispositivo e ad una  futura sperimentazione su pazienti.

Il progetto avviato nel corso del 2015 ha visto un interessante contributo del Centro in materia di metodi e strumenti per l'analisi/simulazione del danno alluvionale, l'utilizzo di dati LiDAR in ambito idrogeologico, la modellizzazione delle piene dei corsi d’acqua, il monitoraggio ambientale idrogeologico e lo studio della sensoristica per flood management. Il progetto proseguirà nel corso del 2016.

Il centro festeggia i primi 3 anni di vita, in cui sono state sviluppate diverse iniziative e create le opportunità per il prossimo futuro: oltre 20 i progetti realizzati nel settore della ricerca, 15 le aziende del territorio con cui si e' creato valore e oltre 40 i ricercatori che hanno fornito i loro contributi scientifici.

Ricercatori del Centro hanno avuto incontri di lavoro con i tecnici spagnoli del CREM (Centro de Recuperación de Especies Marinas) di San Antonio de Portmany‎ per la formulazione del progetto Poseidon: un progetto per lo studio della salvaguardia dell'ambiente marino e delle sue praterie. In tutto il Mediterraneo Il fenomeno di  regressione delle praterie di posidonia  è andato aumentando con gli anni con l'incremento della pressione antropica sulla fascia costiera con effetti negativi  su molti ecosistemi, con la perdita di costa e spiagge e di biodiversità ed un deterioramento della qualità delle acque. Il nostro centro ha proposto l'impiego di ancore per imbarcazioni da diporto con un profilo con un basso impatto di raschiamento del fondale. Una possibile sede sperimentale potrebbe essere il Parque Natural de Ses Salines dell'isola di Formentera.

Il contratto prevede l'azione del Centro su 2 tematiche: lo sviluppo di uno studio di fattibilità sull'impiego di droni per la sorveglianza indoor e outdoor di edifici industriali e della GDO e la valorizzazione dei risultati di ricerca in termini di privative.

Condotto il primo corso sulla gestione dei progetti di ricerca. Alla formazione hanno partecipato 4 tirocinanti, di cui uno spagnolo ed un congolese, delle aziende del consorzio del progetto V_POP. L'iniziativa rientra tra quelle finanziate dal MiUR.

Si e' completato il primo anno di attività del Centro che ci ha visto avviare diverse iniziative che ci riempiono di soddisfazione e ci danno la carica per il prossimo 2014. Solamente per dare alcune cifre di valore: 6 i progetti avviati, 5 in corso di definizione, 20 i collaboratori che hanno contribuito alla crescita del centro. Un ringraziamento sincero a tutti coloro che stanno credendo in Noi.

Ricercatori del centro hanno presenziato alla giornata di studio sugli aspetti etici nell'ICT. La giornata ha evidenziato come la rivoluzione digitale debba porre interrogativi molto complessi ai docenti, ai ricercatori, ai professionisti, alle università, alle aziende ICT, ai policy makers e alla società in generale sui temi che spaziano dalla e-democracy alla e-inclusion, dal digital divide alle nuove forme di schiavitù in rete, dai titani del Web all'open access, dall'etica hacker dell'hardware e del software libero alla fine della privacy, dalla cyber war ai robot warriors, dalla (in)affidabilità del software all'impatto ambientale dell'ICT, dal cloud computing al big data, temi che ormai pervadono la nostra quotidianità e che impongono l'avvio di un ampio dibattito tra i molteplici attori. La giornata ha  approfondito il tema della "computer ethics" affrontando alcuni interrogativi: quale ruolo possono svolgere le istituzioni accademiche? Come preparare le nuove generazioni di informatici ad affrontare questi dilemmi etici? Quale ruolo possono svolgere le associazioni professionali degli informatici? Come evolve la “computer ethics” alla luce dell’attuale rivoluzione dell’informazione? La giornata è stata organizzata da AICA - Associazione italiana per l'informatica ed il calcolo distribuito e dal Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino (DAUIN) a cui va un sentito ringraziamento. 

La piattaforma di Open Innovation Alpina e' stata pensata esclusivamente per le PMI e i Centri di Ricerca dello Spazio Alpino con l'obiettivo di sostenere le PMI nei loro processi di innovazione con partner esterni (= "Open Innovation"). Lo CSELT ha aderito con l'intento di fornire contributi di innovazioni attraverso la rete ed ampliare i contatti a livello internazionale. Per unirvi a noi e per una panoramica dei servizi offerti dall'iniziativa .........

Una delegazione ha visitato il TZL che e' uno dei principali centri di trasferimento tecnologico tedesco operante a Lubecca, che fa parte della regione amburghese, area che detiene il PIL più elevato a livello europeo. Il centro che si pone come elemento di raccordo tra il mondo accademico e le imprese, ospita diverse start-up innovatrici nel campo biomedicale e delle tecnologie per il mare. Possibili collaborazioni tra i 2 centri  riguarderanno il programma Horizon 2020.

Con grande emozione una delegazione del nostro centro di ricerca ha reso visita ad Erice alla Fondazione E. Majorana fondata dal prof. Antonino Zichichi. E' stato anche visitato il laboratorio ILSEAT sulle tecnologie avanzate applicate allo studio delle emergenze planetarie. E' stato anche sottoscritto il famoso "Erice Statement" che rappresenta una guida etica alla ricerca scientifica.

La riunione aveva lo scopo di verificare lo stato dell'arte sui sistemi di monitoraggio in ambito vulcanologico sia attraverso le reti di sensori fissi e sia attraverso sistemi UAV/APR. Sono stati anche condivisi alcuni requisiti di raccolta dati che gli esperti vulcanologi necessitano per le loro ricerche.

Sono state poste le basi per un insieme di progetti di ricerca per lo sviluppo di soluzioni per aiutare i videolesi nella pratica degli sport d'acqua del canottaggio e del kajak sia in acqua ferma e sia in acqua mossa. Incontri precedenti da parte della società londinese Waterland con associazione di non vedenti e delle federazioni sportive hanno confermato il grande interesse per questa iniziativa. Al momento sono 2 i siti piemontesi candidati per le sperimentazioni: il lago di Candia ed il lago grande di Avigliana.

Il Miur a seguito della domanda di iscrizione all' Anagrafe della Ricerca,www.anagrafenazionalericerche.it, ha assegnato al centro il codice CAR 61122TDQ. Il centro continua a piccoli passi a posizionarsi del mondo della ricerca nazionale e potrà partecipare ai prossimi bandi di finanziamento alla ricerca e ad all'innovazione. 

E' stato pubblicata la versione digitalizzata del logo artistico del centro.

Durante l'incontro sono state analizzate le tematiche comuni di ricerca con focalizzazione sulle reti wireless per applicazioni sensoriali in ambito in-door. Sono state così poste le basi per future collaborazioni.

Dopo una selezione attenta e' stato scelto il logo del Centro. Il logo come richiesto dai soci e' stato realizzato attraverso una tecnica tradizionale di disegno a mano e poi digitalizzato. Si vuole cosi' riaffermare il concetto di creatività manuale di un artista rispetto alle tecnologie che sicuramente consentono perfezionismi e danno un grande aiuto ma che pongono la questione del confine tra uomo e tecnologia. Questo aspetto e' un tema che il centro porrà all'attenzione delle sue attività di ricerca. Il logo e' tutelato da Copyright. Il logo richiama alcuni elementi tecnologici come le onde radio e quindi la tecnologia wireless, il paradigma della perfezione greca e rinascimentale basata sull'arte del tondo ed infine i due simboli messi insieme introducono anche il concetto di velocità e del tempo che scorre e quindi lo sport e la vita che sono i nobili temi di ricerca del centro insieme all'arte.

Una delegazione guidata dal sindaco di Avigliana, Prof. Angelo Patrizio, e formata da esperti dello CSELT ha partecipano alla visita presso lo stabilimento della Famar di Avigliana. Il sig.re Fausto Marinello, fondatore dell'impresa, ha evidenziato i prodotti di punta tra cui le macchine utensili no-stop per produzioni di grandi volumi ed i sistemi di automazione industriale che sono venduti in tutto il mondo. Il mercato internazionale pesa per un 85% del fatturato. Questo esempio di eccellenza continua a fare dell'innovazione uno strumento di crescita con attenzione anche allo sviluppo professionale del personale tecnico.

Il connubio tra il Centro e l'associazione italiana degli Unmanned Aerial Systems  (UASIT)  nasce da una condivisione dell'interesse nello sviluppo di attività di ricerca in un settore innovativo  e promettente come quello dei sistemi aerei senza pilota.

Nasce il nuovo Centro Studi E Laboratori Tecnologici con l'obiettivo di supportare i processi di generazione della conoscenza delle aziende. Il Centro si pone una dimensione europea in quanto la ricerca non ha limiti geografici.